INTOLLERANZE ALIMENTARI

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Cause e significato delle intolleranze Alimentari

L’importanza dell’interazione tra cibo ed organismo è di interessante attualità, soprattutto in riferimento all’immunologia, alle Pseudoallergie ed al sovrappeso.Di fatto gli alimenti possono produrre 3 tipi di reazione di Ipersensibilità:

  1. 1.Allergia propriamente detta, sostenuta da meccanismi immunologici precisi e definiti (Reazione IGE mediata).
  2. 2.Intolleranza alimentare, in cui risultano coinvolti meccanismi immunologici e non immunologici (Reazione non IGE mediata).
  3. 3.Allergia ed Intolleranza alimentare contemporaneamente (Reazione mista).

Quindi è necessario fare un distinguo tra allergia ed intolleranza alimentare

  1. Le rezioni allergiche propriamente dette, sono mediate da immunoglobuline E, dando luogo ad una sintomatologia immediata che compare nel giro di pochi minuti dal momento in cui si entra in contatto con la sostanza immunogena. In teoria qualunque alimento può produrre reazioni allergiche sebbene in genere gli alimenti più attivi siano gli allergeni stabili (che meglio resistono alla cottura):latte, (beta - lattoglobulina), albume (ovalbumina), merluzzo, arachidi, ecc...
  2. L'intolleranza alimentare è un fenomeno prevalentemente cronico derivante da una reazione ad un cibo particolare o ad un suo ingrediente, che non è IGE mediata nè psicologica. I sintomi insorgono dopo ore o giorni dall'introduzione dell'alimento e si verificano anche quando la persona che ne soffre non può identificare il tipo di cibo introdotto nell'organismo.

L'intolleranza alimentare rappresenta la rottura della Tolleranza orale

I fenomeni di intolleranza sono riconducibili sia a meccanismi immunologici che extraimmunologici.

Trai i meccanismi immunologici: gli effetti irritativi o infiammatori sulla mucosa gastrica e/o intestinale; l'effetto indiretto derivante dalla fermentazione di residui alimentari indigeriti nell'intestino

I Meccanismi Extraimmunologici sono essenzialmente indotti dal contatto con le frazioni glicoproteiche e fenoliche degli alimenti. Da sole tali frazioni (catene aminoacidiche o epitopi), sono incapaci di stimolare la formazione di anticorpi, ma legate ad un carrier (proteina o polisaccaride vettore), diventano immunogeniche, ossia attive. Questo processo si svolge all’interno dell’intestino, dove l'alimento viene assorbito. La maggior parte delle proteine alimentari vengono degradate dall’acido cloridrico secreto dallo stomaco, sottoposte all’azione degli enzimi pancreatici e delle peptidasi intestinali a livello dei microvilli intestinali ed idrolizzate ad aminoacidi dalla digestione lisosomiale. Le frazioni glicoproteiche sono fisiologicamente captate, mediante processo di pinocitosi da cellule specializzate della serie immunitaria:cellule M, presenti tra gli enterociti della mucosa intestinale e presentate ai linfociti. In seguito a lesioni della parete intestinale, spesso provocate da tossici o da progressiva disbiosi intestinale (alterazione della Flora batterica intestinale), alcune molecole antigeniche ad alto peso molecolare, riescono a superare intatte l’epitelio intestinale, filtrando attraverso discontinuità delle giunzioni intercellulari, causando degranulazione e liberando i mediatori dell’infiammazione. Ricapitolando, quindi le intolleranze alimentari da un punto di vista immunologico, possono essere dovute a:

  1. Aumentata permeabilità della mucosa intestinale a molecole antigeniche alimentari, per lesione degli enterociti;

  2. Anafilotossine prodotte dall'attivazione del complemento (C3a, C4a, C5a);

  3. Reazioni cellulo - mediate (di III tipo);

  4. Reazioni IGgsts mediate

Quindi le intolleranze alimentari possono essere definite come una infiammazione cronica della lamina propria dell’intestino.

intestino intolleranze alimentariapparato gastro intestinale intolleranze alimentari stomaco descrizion anatomicaquantità di acqua nel nostro organismo
organo nascostoattività probiotica cervello e apparato gastro intestinalefibre nervose gastro intestinale

Le cause delle intolleranze alimentari sono rappresentate da:

  1. Fattori genetici
  2. Allattamento non al seno materno e svezzamento precoce
  3. Gastroenteriti infantili
  4. Parassitosi intestinali (Vermi, Candida, Ossiuri, ecc...)
  5. Infezioni virali recidivanti
  6. Terapie antibiotiche e cortisoniche prolungate
  7. Interventi chirurgici e anestesie
  8. Amalgami dentali
  9. Gravi stress emotivi
  10. Stressori Geopatici
  11. Stressori Biomeccanici (Disturbi dell'articolazione temporo - mandibolare A.T.M)
  12. Vaccinazioni ripetute
  13. Disturbi digestivi e pancreatici
  14. Intolleranze alimentari non trattate

Principali Allergeni Alimentari

  1. Latte vaccino e derivati (caseina, alfalattoglobulina, betalattoglobulina)
  2. Uovo (Albume)
  3. Farina di grano, orzo, avena e mais
  4. Crostacei, sogliola
  5. Lievito chimico
  6. Semi oleosi (mandorle, noci, nocciole e arachidi)
  7. Maiale, pollo e vitello
  8. Vegetali (pomodori, melanzane, peperoni, cipolle, prezzemolo e sedano)
  9. Legumi (piselli, fagioli e ceci)
  10. Frutta (agrumi, banane, mele, fragole, pesche)

Metodi diagnostici delle intolleranze alimentari

  1. 1. Test citotossico (Cytotest) – Alitest):
    valuta, previo prelievo di sangue, la reazione dei linfociti e dei granulociti (Globuli bianchi) a diretto contatto con l’alimento.
  2. 2. Test Kinesiologico (Manuale – Driatest):
    Valuta la caduta di forza di un muscolo, previo semplice contatto o assunzione sublinguale di un alimento.
  3. 3. Test E.A.V:
    Valuta la funzionalità degli organi (organometria funzionale), attraverso la misura della conducibilità dei punti di Agopuntura.
  4. 4. VEGA TEST:
    Test bioenergetico derivato dall’E.A.V. che utilizza qualsiasi punto sulla cute della mano sinistra Presso lo studio del Dott. Cosentino, si esegue come metodologia applicata, il CITOTEST in collaborazione con LINEA SALUTE ITALI di Pistoia.

SEGNI E SINTOMI INDICATIVI DI “POSSIBILI” INTOLLERANZE ALIMENTARI

Sintomi generali: Stanchezza generale; sonnolenza post – prandiale; sonnolenza eccessiva; ritenzione idrica; gonfiori alle mani e piedi; gonfiori sottopalpebrali (Borse oculari); aumento della sudorazione; vampate di calore.

Sistema Nervoso: Cefalea; ansia; depressione; irritabilità; scarsa memoria; difficoltà di concentrazione

Apparato respiratorio:Difficoltà respiratoria; asma; tosse; raucedine; muco eccessivo; rinofaringiti; sinusiti.

Apparato cardio–circolatorio:Alterazioni della pressione arteriosa; palpitazioni; extrasistoli

Apparato gastro–intestinale:gonfiore addominale; senso di nausea; dolori e crampi addominali; iperacidità gastrica; gastrite; colite; disturbi dell’alvo (stitichezza – diarrea); flatulenza (aria intestinale); eruttazione; aerofagia; prurito anale; emorroidi

Apparato uro – genitale: Disturbi della libido; infiammazioni uro–genitali

Muscoli e articolazioni:Crampi; spasmi; tremori muscolari; debolezza muscolare; dolori articolari; infiammazioni muscolo tendinee

Pelle: Prurito locale e generalizzato; acne; eczema; dermatiti; psoriasi; vari tipi di lesioni dermatologiche

Inestetismi cutanei: Cellulite; obesità; adiposità localizzate in vari distretti corporei

La salute è un bene prezioso che comincia con la scelta del cibo giusto: ritrovare il proprio equilibrio naturale seguendo una corretta alimentazione è un nostro diritto ed un nostro dovere."Lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo” Ippocrate,460 a.C.

ippocrate
460 a.C. circa

Dimostro un caso di Mastopatia Fibrocistica di una paziente, in cui, dopo aver eliminato dalla dieta latte e latticini,il quadro radiologico fa vedere una netta regressione delle cisti.
Nella figura sottostante mostra un caso di Mastopatia Fibrocistica di una paziente, in cui, dopo aver eliminato dalla dieta latte e latticini,il quadro radiologico fa vedere una netta regressione delle cisti.

radiografia mastopatia fibrocistica
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